Le detrazioni fiscali sono somme di denaro che possono essere detratte dalle imposte sui redditi.
Si calcolano applicando alla spesa che è stata sostenuta una percentuale e sottraendo tale importo dall’imposta dovuta.
In sostanza sono una riduzione dell’imposta da pagare e nascono da alcune tipologie di spese sostenute dal contribuente o dai suoi familiari, se fiscalmente a carico.
Le detrazioni sono una agevolazione destinata a favorire il contribuenti e la sua famiglia, mediante una riduzione dell’IRPEF in misura fissa, pari al 19%.
- per il coniuge a carico;
- per i figli a carico;
- per altri familiari a carico;
- per lavoro dipendente.
Tali detrazioni si calcolano tramite formule che impiegano il reddito complessivo, vale a dire l’imponibile fiscale annuo. Quest’ultimo si ottiene moltiplicando l’imponibile fiscale mensile per il numero di mensilità fisse previste dal contratto collettivo di riferimento.
La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi presentando il totale di tutte le spese sostenute per cui il fisco concede delle agevolazioni.
Vediamo di seguito come si calcolano le varie detrazioni:
- Detrazione per il coniuge a carico
Se il reddito complessivo è al massimo 15.000 euro, la detrazione annua per il coniuge si determina tramite la seguente formula:
800 – (110 x (reddito complessivo : 15.000))
Se il risultato del rapporto è pari a 1, spettano 690 euro; se è pari a zero, la detrazione non compete.
Se il reddito complessivo è compreso fra 15.001 e 40.000 euro, spettano le detrazioni riportate nella tabella che segue.
DETRAZIONE ANNUA PER IL CONIUGE | |
Reddito complessivo (euro) | Importo |
Da 15.001 a 29.000 | 690 |
Da 29.001 a 29.200 | 700 |
Da 29.201 a 34.700 | 710 |
Da 34.701 a 35.000 | 720 |
Da 35.001 a 35.100 | 710 |
Da 35.101 a 35.200 | 700 |
Da 35.201 a 40.000 | 690 |
Se il reddito è compreso fra 40.001 e 80.000 euro, la detrazione annua per il coniuge a carico si determina tramite la seguente formula:
690 x ((80.000 – reddito complessivo) : 40.000)
Se il risultato del rapporto è paria zero, la detrazione non compete.
- Detrazione per figli a carico
La detrazione annua per figli a carico si ottiene applicando una formula ad un importo teorico.
L’importo teorico si calcola sulla base delle seguenti regole:
- base per ogni figlio: 800 euro;
- aumento per ogni figlio di età inferiore a 3 anni: 100 euro;
- aumento per ogni figlio disabile ai sensi dell’art. 3, L. 104/ 1992: 200 euro;
- aumento per ogni figlio dei contribuenti con più di 3 figli a carico; 200 euro.
Al fine di ottenere la detrazione annua per figli a carico, occorre moltiplicare l’importo teorico per
((95.000 – reddito complessivo) : 95000)
L’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Se il risultato del rapporto è:
- uguale a zero;
- minore di zero;
- uguale ad uno.
La detrazione non compete.
La detrazione compete solo se il risultato del rapporto è compreso tra 0,0001 e 0,9999.
Le detrazioni per i figli non si possono più ripartire tra i genitori a propria scelta. Viene prevista la suddivisione al 50% della detrazione spettante tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In alternativa, e se c’è accordo fra le parti, si può scegliere di attribuire tutta la detrazione spettante al genitore che possiede il reddito più elevato.
- Detrazione per altri familiari a carico:
la detrazione annua per altri familiari a carico si ottiene tramite la seguente formula:
750 x ((80.000 – reddito complessivo) : 80.000)
Se il risultato del rapporto è:
- uguale a zero;
- minore di zero;
- uguale ad uno.
La detrazione non compete.
La detrazione compete solo se il risultato del rapporto è compreso tra 0,0001 e 0,9999.
- Detrazione per lavoro dipendente:
se il reddito complessivo è al massimo 8.000 euro, la detrazione annua per il lavoro dipendente è pari a 1.840 euro, con le seguenti particolarità:
- la detrazione effettivamente spettante non può mai essere inferiore a 690;
- se il rapporto di lavoro e a tempo determinato, la detrazione effettiva spettante non può essere inferiore a 1.380 euro.
Se il reddito complessivo è compreso fra 8.001 e 55.000 euro, la detrazione viene calcolata, a seconda degli scaglioni di reddito, sulla base delle formule contenute nella tabella sottostante.
Reddito complessivo (euro) |
Formula da applicare – detrazione annua lavoro dipendente |
Da 8.001 a 15.000 | 1.338 + [ 502 x (( 15.000 – reddito complessivo) : 7.000)] |
Da 15.001 a 23.000 | 1.338 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 23.001 a 24.000 | 1.348 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 24.001 a 25.000 | 1.358 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 25.001 a 26.000 | 1.368 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 26.001 a 27.700 | 1.378 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 27.701 a 28.000 | 1.363 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Da 28.001 a 55.000 | 1.338 + [ (55.000 – reddito complessivo) : 4.000)] |
Le detrazioni devono essere rapportate al periodo di lavoro nell’anno.
Per i pensionati sono previste particolari detrazioni che variano in funzione dell’età del contribuente.
Per i pensionati che non hanno ancora compiuto 75 anni, la detrazione annua è pari a:
- 1.725 euro, se il reddito totale non è più alto di 7.500 euro. L’importo della detrazione che effettivamente spetta non può comunque essere più basso di 690 euro. Tale soglia minima dunque compete indipendentemente dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
- 1.255 euro, accresciuta del prodotto tra 470 euro e l’importo che corrisponde al rapporto tra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.500 euro, nel caso in cui l’ammontare del reddito superi i 7.500 euro ma non i 15.000 euro;
- 1.255 euro, se il reddito totale supera i 15.000 euro ma non i 55.000. Qui, la detrazione spetta per la parte che corrisponde al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e quello di 40.000 euro.
Per i pensionati, invece, che hanno compiuto o superano i 75 anni, la detrazione applicabile è pari a:
- 1.783 euro, se il reddito totale non supera 7.750 euro. L’importo della detrazione che spetta effettivamente comunque non può andare sotto la soglia pari a 713 euro. Questa misura minima viene a concorre indipendentemente dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
- 1.297 euro, accresciuta del prodotto tra 486 euro e l’importo che corrisponde al rapporto tra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.250 euro, nel caso in cui l’ammontare del reddito complessivo superi i 7.750 euro ma non i 15.000;
- 1.297 euro, se il reddito complessivo è più alto di 15.000 euro senza superare però i 55.000. Qui, la detrazione spetta per la parte che corrisponde al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e quello di 40.000 euro.